martedì 24 dicembre 2013

Gavia stellata nelle acque del Conero


Una strolaga minore è l'indiscussa star natalizia al Parco del Conero: ha preso possesso del porticciolo di Numana (AN) e delizia con le sue evoluzioni subacquee chiunque si affacci alla banchina portuale.


Con la sua apparizione va a posizionarsi al n° 248 nella check-list degli uccelli del parco, allungando così l'elenco delle presenze ornitiche che negli ultimissimi anni ha visto aggiungersi una trentina di nuove specie.


La sua attività preferita sembra essere lo "snorkeling" che pratica continuamente alla ricerca delle sue piccole prede, e che suscita l'ammirazione degli astanti.


Ci ha molto rincuorato sentire i commenti, sopratutto dei pescatori, che più o meno erano questi: "E' bellissima" e "E' meraviglioso vederla nuotare"; il che ci fa ben sperare in una tranquilla permanenza in queste acque della piccola strolaga.


Dopo tanto nuotare e tante immersioni,  finalmente si mangia. E che scorpacciata....!



Contenti di avervi mostrato alcune immagini di questo straordinario "sub", auguriamo a tutti voi Felici Festività, dandovi appuntamento all'anno prossimo. Arrivederci nel 2014!





martedì 19 novembre 2013

Doppio week-end nel Parco del Delta

Due fine settimana consecutivi nei territori del Parco del Po: il ponte di Ognissanti e il successivo week-end! Ormai il nostro Doblò, il "furgoncino del BW", ci va da solo in quei posti...........
Tra Cervia e il Delta, attraverso Comacchio e il Mezzano. Tra splendidi scenari, argini e distese d'acqua gli occhi spaziano all'infinito senza incontrare ostacoli. Piccoli e grandi stormi di uccelli attraversano i vastissimi spazi aerei, tracciando un'infinità di linee tra uno specchio d'acqua e l'altro. E sulla superficie dell'acqua, sulle sponde dei bacini, nella salicornia e tra i filari di tamerici un'abbondanza di uccelli da togliere il fiato.

Le Saline di Cervia
La Bevanella

Fenicotteri, gru e piovanelli pancianera hanno dato spettacolo a Cervia. Che dire poi degli elegantissimi gabbiani rosei? Le gru sono state una vera sorpresa, anche se un po' ci speravamo. Sono arrivate in chiusura di giornata, alla luce del tramonto, annunciate dal caratteristico e gioviale "trombettio": erano 99!





Più nord, nell'area del delta, abbiamo "piantato le tende" a Santa Giulia. Da lì abbiamo girovagato in lungo e in largo per la Sacca degli Scardovari.

Da Santa Giulia verso Scardovari

La Sacca degli Scardovari


E poi ancora più a nord verso Ca' Pisani, oltre il Po di Tolle, da dove prendiamo solitamente la Via delle Valli, percorrendo la quale si attraversano o si costeggiano un'infinità, appunto, di valli. Uccelli dappertutto: fenicotteri, cormorani e marangoni minori, aironi, limicoli, anatidi e rapaci. Anche una simpatica civetta, scovata tra la vegetazione di un terrapieno dalle parti di Barricata, che si riscaldava al tiepido sole.



Ca' Pisani





















E nei prati allagati moltissimi storni nella loro splendida livrea, ed alcuni spioncelli.


Quando si va da quelle parti è difficile tornarsene a casa delusi: gli ambienti spettacolari e l'abbondanza di uccelli ne fanno un luogo di grande fascino. E di sicuro appagamento.
Se poi anche il meteo, come questa volta, è dalla tua parte....
In chiusura di post ci piace rivolgere un affettuoso saluto ad un nostro amico, un autoctono del luogo. Anche lui interessato ai piccoli uccelli, moooolto interessato. Ma con ben altre mire!




lunedì 30 settembre 2013

Una pittima minore a Comacchio

Ieri, nonostante la brutta giornata, abbiamo fatto un "salto" a Comacchio, alla ricerca di qualche migratore.
Alla salina, nella parte che si può visitare liberamente (anche se di proporzioni ridottissime, la cui strada di accesso è una specie di banco di prova per le sospensioni delle auto, per non parlare della vegetazione e della sporcizia), quasi in fondo, in uno specchio d'acqua stagnante e maleodorante (almeno ieri era così) becchettavano nel limo 30/40 limicoli.
Pochissime avocette e cavalieri d'Italia, due chiurli maggiori, una pantana, gruppetti di combattenti e piovanelli comuni, qualche totano moro, piro piro piccolo e boschereccio, e una pittima minore.
In volo o posati su pali si vedevano storni e gabbiani comuni; ogni tanto scendevano in acqua o sulle sponde fangose ricoperte di salicornia.
Negli specchi d'acqua più estesi, verso l'interno, alcune centinaia di fenicotteri.

























La pittima minore, nidificante della taiga e della tundra, non è un migratore facilmente osservabile (parlo ovviamente per me e MariaRosa), e quindi è stato un vero piacere averla vista e fotografata! Anche nelle giornate dove pensi solo d'aver buttato via i soldi del carburante ci può essere da qualche parte, a stare accorti, un qualche spiraglio di luce! E anche una buona dose di fortuna...



In autostrada poi, rientrando a casa, tra Cattolica e Fano ci si è rovesciata addosso la rivisitazione in chiave moderna del diluvio universale: per alcuni chilometri è stato impegnativo guidare anche a 50 all'ora. Ma i "selvatici" erano in salvo nella stiva dell'Arca-Doblò...
Mamma mia quanta acqua che veniva giù!



venerdì 27 settembre 2013

I bianconi di Capriglia

Eccoci di nuovo qua a raccontare dei bianconi di Capriglia (LU), per quello che ormai non è più solo un appuntamento fisso per noi, ma è diventato una sorta di "pellegrinaggio" annuale.
Anzi, quando abbiamo molti peccati da farci perdonare ecco che l'espiazione delle malefatte ci porta, come quest'anno,  ad un doppio appuntamento nel parco delle Apuane: in primavera e poi a fine estate!


Dalla rete viaria costiera Capriglia appare come arroccata sui primi contrafforti delle alpi Apuane, sopra Pietrasanta. E da lì, dal punto scelto per le osservazioni rapacesche guardando verso il mare si possono scorgere alcune isole. Da sinistra Capraia e la Gorgona nell'arcipelago toscano, e la Corsica.


Questa volta l'aquila dei serpenti ha avuto un moto di benignità nei nostri confronti facendoci registrare, così a memoria, il nostro personale record di soggetti osservati: più di 350 nei due giorni di censimento. Abbiamo osservato bianconi con piumaggio perfetto, altri in vari stadi di muta; uccelli con il gozzo così rigonfio da farci dubitare della loro capacità di volo e altri (un altro per la verità) con un serpente penzoloni dal becco!









In questa migrazione a circuito i bianconi provengono da sud-est, quasi sempre dal lago di Massacciuccoli. 
Con venti da ponente si osservano invece sorvolare le prime alture subito a ridosso del lago.


Ai piedi dell'area di osservazione si estende una grande piana della larghezza di alcuni chilometri, fino al mare. In lunghezza, da Massacciuccoli e il porto di Viareggio fino all'altro porto, quello di Massa. 
E' un mosaico senza soluzione di continuità di case, casoni, pinete e piccoli appezzamenti coltivati. E i bianconi, per la maggior parte (e purtroppo per noi) transitano su questo sfondo, facendoci fare una faticaccia.....
Certo, quando passano così vicini, è tutta un'altra musica!



In senso contrario, per la verità in "senso normale", transitano gli altri rapaci: su tutti le aquile minori (10 questa volta) e alcuni giovani pecchiaioli.



A mettere la ciliegina sulla torta, nel primo pomeriggio di domenica, ci ha pensato questa meraviglia del mondo alato: è volato così vicino da poterlo guardare dritto negli occhi! 
Che avesse notato nel nostro gruppetto un qualche infido serpentello? Sssssssssssssssss.....



Ogni volta, quando ci mettiamo in viaggio per questo irrinunciabile appuntamento, ci chiediamo se valga la pena fare tutti i chilometri che dividono l'Adriatico dal Tirreno, attraversare l'Appennino, percorrere quella brutta autostrada piena zeppa di camion e di autovelox; e al ritorno beccarsi sempre, ma sempre, interminabili code almeno fino a Firenze! Ma poi accendiamo il motore, e via!