sabato 28 marzo 2015

L'osservatorio dei bianconi

Da Capriglia verso sud-est

Da un uliveto sopra l'abitato di Capriglia, nel quale è posto l'osservatorio per il censimento dei bianconi, l'occhio spazia senza ostacoli fino alla linea di costa (poco più di 5 km) e poi sul mare, e quando l'orrizzonte è limpido si vede perfino la Corsica: si è quasi a strapiombo sulla piana della cittadina di Pietrasanta (LU)!
Sulla destra, verso nord-ovest, si osserva il golfo di La Spezia mentre a nord si vedono i primi contrafforti delle alpi Apuane.
A sinistra, guardando a est si scorge la cima del monte Gabberi, e verso sud il lago di Massaciuccoli e le città di Pisa e Livorno. Gran colpo d'occhio!
In questo immenso spazio aereo, fino alla linea di costa, transitano i migratori: i bianconi in un senso di marcia, e tutti gli altri  rapaci nel senso opposto! In verità questa volta abbiamo osservato 5 nibbi (4 bruni e 1 reale) seguire esattamente la strada dei bianconi. Sarà stato un caso?



Anche se i numeri sono stati bassi ("soltanto" 107 bianconi nella nostra tre giorni), il divertimento è stato assicurato dalla presenza della coppia che nidifica nei paraggi. Vocalizzi e voli di coppia sono stati la costante di tutti i giorni, che sommati ai continui voli a festoni delle numerose poiane presenti, alle cacce dei gheppi, sparvieri e falco pellegrino ci hanno dato la misura dell'attività rapacesca del sito. E che dire poi della "passerella" che un immaturo di aquila reale ha fatto davanti ai nostri occhi?



Oltre ai suddetti bianconi e nibbi nelle schede di rilevamento sono finiti anche un falco pescatore, una decina di falchi di palude e 12 aquile minori. Quest'ultimo è un rapace che c'intriga non poco: compatto, veloce e potente. Un gran predatore, e questa volta abbiamo avuto la fortuna di vederlo in tutti tre i piumaggi: chiaro, scuro e l'intermedio rossiccio, il più raro!


Prima di rientrare, il lunedì mattina ci siamo concessi qualche ora zingaresca nella vasta bonifica di Massaciuccoli. Un luogo che non conoscevamo e che ci ha molto divertito, con quel dedalo di sterrate (il nostro Doblò si è lamentato delle troppe buche) che lo intersecano in lungo e in largo attraversando o costeggiando campi coltivati e aree incolte (o a riposo), specchi d'acqua, canali, canneti e, logicamente, il grande lago.
Buon movimento di uccelli, grandi e piccoli: falchi di palude, poiane e gheppi; aironi bianchi maggiori, cenerini e rossi (bellissimi, forse i più belli tra gli ardeidi); cutrettole (ssp. flava), verdoni, fringuelli, codirossi spazzacamini, passere mattuge e saltimpali; un numeroso stormo di cardellini e fanelli, cappellacce; cavalieri d'Italia e altri limicoli (troppo lontani questi ultimi, sarebbe servito il cannocchiale ma...per tirare fuori il cavalletto avremmo dovuto svuotare il bagagliaio!). E un incontro ravvicinato con un maschio di culbianco che incurante della nostra ingombrante presenza, si è avvicinato senza timore all'auto perché lì, in mezzo alla strada, c'era una bella e invitante pozza d'acqua: lui doveva fare il bagno!









Quasi dimenticavamo! La mattina di venerdì, poco dopo il nostro arrivo, la luna ha iniziato la sua "passeggiata" davanti al sole: un'eclissi solare molto parziale, sempre bella da vedere, ma insomma.... non ha fatto neanche un po' scuro! Comunque questa è una foto dell'evento, fatta attraverso un potente filtro: un vetro da saldatore.






lunedì 9 marzo 2015

Il giorno della capinera

Domenica mattina, cioè ieri, siamo rimasti in città e abbiamo fatto una lunga passeggiata su e giù per il colle Guasco, dove sorge la cattedrale di Ancona. Il colle, che sovrasta l'area portuale e il cantiere navale, è un buon punto di osservazione sui migratori che prendono la via del mare.
Benché sia praticamente dentro la città il colle è molto verde: macchia mediterranea nella falesia a mare, e molte alberature sul lato che da sul porto. Pini, lecci, cipressi e molte piante di ligustro ora cariche di grappoli di piccole bacche nere. I piccoli uccelli in transito, assieme a quelli che invece si fermano, ne fanno grandiose scorpacciate. Ieri era pieno di capinere.
Non siamo stati capaci di quantificarne il numero. Potremmo dire cento, centocinquanta, ma anche duecento, tanto è stato il movimento di questi eleganti passeriformi!
Insieme a loro fringuelli, cinciallegre, luì piccoli, occhiocotti, codirossi spazzacamini, merli e passeri. Un solitario tordo bottaccio (ma forse non era poi così solitario) faceva ogni tanto capolino tra la vegetazione.
In cielo qualche passaggio del falco pellegrino che nidifica in zona e, una volta affacciati sulla falesia, abbiamo assistito ad un prolungato mobbing di un gabbiano reale verso un malcapitato airone cenerino.





















































Nel pomeriggio giro senza pretese ai "guazzi"..... e difatti non abbiamo visto quasi nulla!
Di simpatico uno stupendo maschio di codirosso spazzacamino e, nel canneto di un fosso, una femmina di migliarino di palude.




domenica 1 marzo 2015

I gufi di palude del Mezzano

Non era l'unico obiettivo della giornata, ma quasi..... I tre gufi di palude del "rumorosissimo" ponte verde volevamo proprio vederli! E ci è andata benissimo, senza aver dovuto attendere chissà quale orario crepuscolare: alle 16,15 si sono mossi, tutti e tre insieme!
Qualche voletto per sgranchirsi le ali, piccole scaramucce condominiali e poi con un'albanella reale; in volo sul bordo strada, posati su pali segnaletici e sul terreno. Quindi si sono divisi allargandosi nei vasti campi coltivati e non. Allontanandosi da noi non senza averci concesso qualche scatto fotografico. Bellissimi e leggerissimi.